Per una sempre più assidua ricerca di attenzione da parte degli utenti, la comunicazione si orienta verso contenuti brevi che permettono di essere “consumati” in pochissimi secondi. La strategia dello Snackable content consente alle aziende con le Ads e con la presenza sulle pagine organiche una presenza facilmente fruibile.
Video, post, infografiche, gif, meme ed anche articoli rispondono alla tendenza del calo medio di attenzione che secondo uno studio di Microsoft è scesa sotto gli 8 secondi.
Le aziende attente al dinamismo del mondo web devono rivedere le strategie di comunicazione verso utenti sempre più interconnessi che tendono ad ignorare i contenuti troppo lunghi o complessi.
Come si corstuisce un Snackable Content?
- Identificare le esigenze, gli interessi e le abitudini del target
- Uso di elementi visivi accattivanti
- Essere diretti nel messaggio, dritti al punto con linguaggio chiaro e conciso
- Call-to-action efficaci possono fare la differenza
- Pensare a contenuti che l’utente vorrà e potrà condividere come citazioni, curiosità o consigli utili
- Ottimizzare per device, in funzione del tipo di contenuto e del target (anche aziendali)
- Utilizzare tool e formati compatibili per garantire tempi di caricamento rapidi (il contenuto più bello del mondo sarà perso se non si riesce a scaricarlo)
Come funziona per il B2B e per il B2C?
Per Il marketing del business to business possono essere sintetizzati in un’iconografia con video esplicativi su prodotti o servizi per accrescere la reputazione e per acquisire credibilità verso un target di professionisti.
Mentre quello del business to consumer punta diretto all’intrattenimento e all’emozione: meme, virali, storytelling che funzionino per agevolare la connessione e la condivisione su livelli personali nei social.
Qualche esempio...
Il brand GOPro usa brevi video che mostrano scene avventurose riprese con le sue videocamere; Netflix condivide clip di pochi secondi delle sue serie più popolari per generare curiosità e coinvolgimento.

Cosa dicono i dati?
- Hubspot afferma che il 54% degli utenti desidera vedere più contenuti video da parte dei brand
- X (ex Twitter) rivela che i post con immagini video vengono condivisi al 150% in più di quelli solo testuali.
- Google afferma che il 90% degli utenti afferma di venire a conoscenza di nuovi brand attraverso Youtube.
Adattare la logica ai contenuti brevi non è solo una tendenza ma una necessità per brand che vogliono essere competitivi.
Il tuo pubblico ha già determinato il cambiamento; adesso, se non l’hai già fatto, ora tocca a te.