22 Jul 2021 | Stefano Ruffino

Non c’è bisogno di essere Steven Spielberg o Martin Scorsese per girare un buon video, ma imparare da loro ci assicura una qualità di alto livello anche per i nostri video professionali.

Vediamo alcune regole che è importante seguire anche quando si gira con apparecchi semplici come uno smartphone o una fotocamera.

INQUADRATURA: campo e controcampo

Nel Campo la camera è posta frontalmente rispetto al soggetto che occupa la parte destra dello schermo, solitamente a mezzobusto; sullo sfondo l’ambiente può essere una parete ma anche uno spazio aperto.

Nel Controcampo la camera riprende da dietro il soggetto intervistato e sullo sfondo si vede l’intervistatore lontano ma frontale quando fa la domanda o quando ascolta una lunga risposta dopo uno stacco di campo.

STACCO: passare da un’inquadratura ad un'altra

Ad esempio, nel corso di una ripresa, mai sostare sulla stessa immagine per più di 30”; si può staccare un paio di volte da campo a controcampo inserendo talvolta dettagli e particolari consoni al contenuto testuale che servono per rompere la monotonia di una ripresa fissa.

ASSE DI RIPRESA: quando l’inquadratura riguarda due persone a colloquio, è l’asse che attraversa come una linea retta i due soggetti.

Secondo LA REGOLA DEI 180° la camera deve essere collocata sempre sul davanti, non necessariamente frontale, può anche essere laterale, purché all’interno dei 180°; riprese nella zona dei 180° dietro sono decisamente sconsigliate, sulle quali si cimentano i grandi registi (ma proprio i più grandi). Mai fare stacchi oltre l’asse di ripresa; sono ammesse solo riprese con un piano sequenza continuo senza stacchi.

PROFONDITÀ DI CAMPO: come per le fotografie, più si registra con diaframma piccolo, maggiore sarà la profondità di campo. Dare un effetto sfuocato sullo sfondo dietro al soggetto è molto “cinematografico”, al contrario se il soggetto e il contesto sono a fuoco, l’immagine risulterà più realistica e quindi televisiva.

In generale, specialmente sulle riprese ravvicinate, gli effetti del cambiamento di profondità di campo risultano molto coinvolgenti.

ATTREZZATURE: in base al tipo di attrezzatura che si usa per girare cambia la profondità di campo.

Esempio: il cellulare normalmente ha molta PDC (profondità di campo), meno una telecamera e ancora meno una reflex; Se la reflex ha un teleobiettivo sarà ancora minore rispetto alla reflex con grandangolo.

AUDIO: se non si dispone di un microfono direzionale o se non è di alte prestazioni, si corre il rischio di avere problemi in fase di montaggio specie se si gira all’aperto. Spesso per avere un buon audio e risolvere in modo economico è utile usare un cellulare nascosto sul soggetto con il microfono delle cuffiette.

FORMATI: occorre conoscere su quale piattaforma si va successivamente a pubblicare il video, quindi effettuare le riprese con un certo formato per non dover adattare le misure in postproduzione.

Nel mio prossimo blog approfondiremo l’intervista, vedremo nei dettagli come organizzare un set di ripresa con luci, audio e post produzione per un prodotto finito di qualità.